Lettera alle Amiche e agli Amici

.

dopo 5 anni di Casa Famiglia, lo sguardo aperto sul domani 2018-2023 > 5 anni di Casa Famiglia

.
Image
a. Sentire la ‘voce’ interrotta e ‘incrociare’ lo sguardo interpellante del pianeta bambini e ragazzi.

Con il mese di luglio 2023 abbiamo concluso i nostri primi 5 anni, intensi e sorprendenti, di vita come Casa Famiglia, e siamo entrati nel 6° anno, età in cui un bambino comincia la scuola primaria e si incammina verso il ‘nuovo mondo’ costituito dalla presenza dell’altro. Come un bambino ci sentiamo un po’ anche noi con il vivo desiderio di cominciare la… scuola delle cose vere ed essenziali, perché la premurosa cura verso i bambini e i ragazzi ha risvegliato in noi ciò che abbiamo vissuto con i nostri figli quando cominciavano a muovere i primi passi nella vita, e noi come genitori ed educatori sperimentavamo con meraviglia il prodigio e il miracolo della crescita. L’esperienza di Casa Famiglia ci ha confermato che se per vivere una vita felice sono necessari a fondamento i SOGNI e una buona dose di FIDUCIA/FOLLIA nell’affidarsi all’accadere della vita, a maggior ragione per condividere la vita con minori segnati da ‘biografie ferite’ occorrono adulti ‘generosi’, ‘generativi’ e ‘creativi’, e che abbiano maturato desiderio e responsabilità etica di restituire un poco del molto che abbiamo ricevuto dalla VITA perché vivere una ‘comunità familiare’ è un “progetto di vita”, e anche una appassionata responsabilità etica.
Se oggi c’è una Casa Famiglia è perché la Congregazione non ha smesso di ascoltare la voce di bambini e ragazzi ‘orfani’, cioè senza padre e senza madre, secondo il comando di s. Paola Elisabetta Cerioli. Oggi l’orfananza assume forme diverse e, tra tutte, la Congregazione non ha dimenticato quella più radicale di essere figlio/figlia ‘orfani’ della presenza dei genitori, ma anche quella di avere genitori assenti al compito genitoriale, fino ad arrivare all’orfanezza di senso e di Dio.


b. Cosa sta accadendo intorno a noi?

Voce e sguardo dei bambini. Qui riportiamo alcuni numeri perché siamo spesso ignari delle dimensioni del fenomeno dei bambini ‘fuori famiglia’ o ‘stranieri non accompagnati’, fenomeno che non tende ad arginarsi negli anni, da leggere insieme al dato preoccupante delle poche famiglie disposte all’affido o all’adozione.

ITALIA. MINORI FUORI FAMIGLIA

27.608
Bambini e ragazzi che vivono al di fuori della loro famiglia di origine, di cui:

14.053
strutture residenziali (Comunità educative e familiari)

13.555
affidamento familiare

FONTE: Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza / 31 dicembre 2020

 

ITALIA. MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

20.926
Minori stranieri non accompagnati, di cui:

86% maschi
17 anni (44,7%)
16 anni (24,7%)
15 anni (12,1%)

FONTE: Ministero del lavoro e delle Politiche sociali / 30 giugno 2023



c. Cosa è e cosa ha rappresentato la nostra Casa Famiglia il CAMPO di s. Paola Elisabetta in questi anni? [1]

La casa famiglia è una Casa dove abita una Famiglia per l’accoglienza e il soccorso dei bambini e dei ragazzi «fuori famiglia» perché il Tribunale dei Minorenni (sollecitati dai Servizi sociali) hanno decretato i genitori/il genitore non idonei ad accudire e far crescere il proprio figlio: perché disturbati psicologicamente o perché dipendenti da sostanze o da alcool o perché proprio incapaci di accudire i figli nelle loro esigenze primarie.
La casa famiglia IL CAMPO di SANTA PAOLA ELISABETTA nasce nel 2018 nel grembo della Scuola di Orzinuovi, della Comunità religiosa e della Congregazione per obbedire al carisma della Cerioli che ha voluto accogliere nella sua Casa e poi in tutte le altre Case bambine e bambini orfani (la prima il 3 aprile 1835, i più poveri del tempo.
Le caratteristiche specifiche della nostra Casa Famiglia sono queste: nasce dal sogno di S. Paola, ma anche di due famiglie che hanno dato la loro disponibilità a lavorare con la Congregazione; i minori frequentano la nostra Scuola così che possono essere accuditi meglio; qui ritroviamo il senso radicale del carisma della Cerioli. Fino ad oggi sono stati accolti 32 bambini.
È nell’intercettare nelle pieghe della storia queste voci che è sorta la Casa Famiglia. Essa è stata il grembo di crescita di tante storie di bambini e bambine ma anche ragazzi e ragazze che ‘ci’ hanno preso per mano e, piano piano, ci hanno accompagnati nel luogo più segreto e ‘ferito’ del loro cuore, attraverso le loro azioni ribelli, i loro gesti sconnessi, le loro profonde domande. Ma è stata anche la storia di un gruppo di educatori che- interrogandosi sulle dinamiche di questi minori- ha portato a galla i propri antichi vissuti e la forza di un’amicizia che ‘salva’. E poiché l’amore si diffonde sempre come la luce del mattino, queste storie hanno raggiunto con discrezione, amici e amiche incontrati per dare una mano, per aiutarci.
Ci sembra proprio di poter dire: quanta abbondante ‘dolcezza divina’ e coincidenze miracolose nei giorni vissuti insieme!
Ci sembra proprio di poter dire: quanta abbondante ‘dolcezza divina’ e coincidenze miracolose nei giorni vissuti insieme!

 

[1] Cosa è la nostra Casa Famiglia?

  • Nel contesto della Scuola S. Paola Elisabetta Cerioli e nel più ampio parco del fiume Oglio, nell’estate del 2018, la Congregazione/Comunità religiosa con la collaborazione di due famiglie ha cominciato ad accogliere minori «fuori famiglia», che il Tribunale dei minori allontana dalle proprie famiglie, per un tempo o per sempre.
  • Il progetto vuole attualizzare oggi in modo nuovo quel “primo e principale dovere” che la Fondatrice affidò ai fratelli e alle sorelle della Sacra Famiglia, e cioé «il ricovero [l’accoglienza] e l’educazione dei poveri figli orfani». E l’esperienza di questa Casa Famiglia è una strada concreta per testimoniare il carisma della Cerioli nel campo educativo-sociale in favore dei bambini fuori famiglia in Italia oggi.


d. Il senso di questa lettera alle Amiche e agli amici.

Come équipe -composta da genitori, educatrici, coordinatore- con questa lunga e pensata lettera abbiamo provato a rivedere e rileggere insieme questi primi 5 anni di Casa Famiglia per evidenziare la grazia e la bellezza che ci hanno portato, ma anche le fatiche e le prove che abbiamo dovuto affrontare -tutto però come lo svolgersi o il compiersi di un disegno molto pieno di senso e di significato.
Se dovessimo scegliere una parola che unisce questi anni di Casa Famiglia, questa sarebbe la parola RETE, proprio come quella sotterranea formata da radici e funghi, che gli alberi del bosco e della foresta utilizzano per comunicare tra loro, che collega le radici di molti alberi, in modo così fitto che alcuni studiosi hanno cominciato a chiedersi se dobbiamo considerarli come un singolo super-organismo. E se “è bello pensare che le piante si aiutino a vicenda” (Kathrin Morris), anche noi dopo aver fatto memoria dei sogni che ci hanno sostenuto e ci sostengono: sogni di un mondo-Casa/Famiglia (capitolo 1) vi raccontiamo il nostro ‘mondo’ che è un camminare tra rabbie inconsce e cura (capitolo 2), per arrivare allo sguardo sul futuro (capitolo 3).


APPENDICE. Di ogni anno di questo quinquennio abbiamo provato a ricordare ciò che lo ha caratterizzato: un’esperienza, una prova, una fatica, come aspetto che ci ha fatto crescere.

1. Sogni di un mondo-Casa/Famiglia

  • IL SOGNO DI S. PAOLA ELISABETTA CERIOLI
  • IL SOGNO DELLA SCUOLA E DELLA CONGREGAZIONE
  • IL SOGNO DI DUE FAMIGLIE PER IL ‘RISVEGLIO’ DI ALTRE FAMIGLIE

2. Camminare tra ‘rabbie’ e cura

  • BAMBINI e RAGAZZI
  • LA QUOTIDIANITÀ
  • LA SCUOLA
  • ADULTI ACCOGLIENTI
  • LA VITA INTERIORE (DIO)

3. Appunti per il domani

  • PER LA SACRA FAMIGLIA
  • PER LE FAMIGLIE CHE VOGLIONO CAMBIARE IL MONDO
  • PER I BAMBINI e I RAGAZZI, SEMPRE FUTURO
Autore
  • La Redazione
Data
  • 27/12/2023
Rubrica
  • Agli Amici
Image